Quali sono i sintomi di una persona che ha contratto il covid-19?

 

I sintomi di COVID-19 variano sulla base della gravità della malattia, dall’assenza di sintomi (essere asintomatici) a presentare febbre, tosse, mal di gola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare e nei casi più gravi, polmonite, sindrome da distress respiratorio acuto, sepsi e shock settico, che potenzialmente portano alla morte.

I sintomi più comuni di COVID-19 sono:

  • febbre ≥ 37,5°C e brividi
  • tosse di recente comparsa
  • difficoltà respiratorie
  • perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia)
  • raffreddore o naso che cola
  • mal di gola
  • diarrea (soprattutto nei bambini).

Quando una persona è contagiosa?

Il periodo infettivo può iniziare uno o due giorni prima della comparsa dei sintomi, ma è probabile che le persone siano più contagiose durante il periodo sintomatico, anche se i sintomi sono lievi e molto aspecifici. Si stima che il periodo infettivo duri 7-12 giorni nei casi moderati e in media fino a due settimane nei casi gravi.

 

I bambini sono a rischio di infezione?

I bambini costituiscono una percentuale molto bassa dei casi COVID-19 segnalati: circa l’1% di tutti i casi segnalati ha età inferiore a 10 anni e il 4% ha età compresa tra 10 e 19 anni.

I bambini sembrano avere la stessa probabilità degli adulti di essere infettati, ma presentano un rischio molto inferiore rispetto agli adulti di sviluppare sintomi o forme gravi di malattia.

Quali sono i test disponibili per rilevare l’infezione SARS-Cov-2 ?

Attualmente sono disponibili i seguenti test:

  • test molecolari che evidenziano la presenza di materiale genetico (RNA) del virus
  • test antigenici che evidenziano la presenza di componenti (antigeni) del virus
  • test sierologici tradizionali o rapidi che evidenziano la presenza di anticorpi contro il virus.

Attualmente qual’è il test più affidabile ?

È il test molecolare quello attualmente più affidabile per la diagnosi di infezione da coronavirus. Viene eseguito su un campione prelevato con un tampone a livello naso/oro-faringeo, e quindi analizzato attraverso metodi molecolari di real-time RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction). L’analisi può essere effettuata solo presso laboratori, altamente specializzati, di riferimento regionali e laboratori aggiuntivi individuati dalle Regioni secondo le modalità e le procedure concordate con il Laboratorio di Riferimento Nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità. Il test richiede in media dalle due alle sei ore dal momento in cui il campione viene avviato alla processazione in laboratorio.

 

Quando è necessario effettuare il tampone per la ricerca di SARS-Cov-2?

In presenza di sintomatologia sospetta, il pediatra di libera scelta (PLS)/medico di medicina generale (MMG), richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di Prevenzione (DdP), o al servizio preposto sulla base dell’organizzazione regionale.

Se le risorse lo consentono, è opportuno considerare di testare i contatti asintomatici al termine della quarantena.
Nel caso di focolai che coinvolgano strutture ospedaliere, lungodegenze, RSA o altre strutture residenziali per anziani il test va offerto ai residenti e a tutti gli operatori sanitari coinvolti.

Quando si può dichiarare guarito un caso confermato Covid-19?

Un paziente può considerarsi guarito quando risolve i sintomi compatibili con COVID-19 e risulta negativo in due tamponi consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro, per la ricerca di SARS-CoV-2.

(Fonte ministero della salute)

 

Leave a reply